venerdì, marzo 30, 2007

 

Il primo che arriva...di che colore è?

Questo è solo un piccolo post semi serio, ma se ci scappa una riflessione piccola piccola tanto meglio.


Immaginate questa scena: una famigliola africana in visita alle cascate vittoria. Il figlio chiede al padre indicando il monumento a Livingstone:"papà chi è quello?" Ma soprattutto immaginate la faccia del padre quando il figlio, sentita la risposta replica:" papà, perchè davanti a Stone Henge o al tamigi non mettiamo la statua del primo negro passato da quelle parti?)


Io, nei panni di un genitore africamo, proverei amarezza e forse rabbia a dover dire a mio figlio che a questo mondo c'è stata e c'è ancora, purtroppo, gente che non si vergogna di aver celebrato scoperte note da sempre a milioni di esseri umani.
Con l'aggravante di aver fatto una carneficina a livello toponomastico cambiando nome a luoghi e città.
Io sarei per dei rapporti bilaterali equilibrati: o togliamo tutte quelle stupide statue e targhe in giro per l'Africa oppure cominciamo a mettere targhe anche in giro per Roma, magari a via del Pigneto: QUI E' PASSATO HAMADOU, VENDITORE SENEGALESE. Che male c'è? Forse farà sorridere, ma mai come la targa di Speke sul lago Vittoria; tanto affanno per scoprire dei posti quando si potrebbe tranquillamente chiedere a qualcuno del posto!



Comments:
La questione che sollevi e' solo apparentemente semiseria: riguarda il modo in cui uno sguardo (e una volonta') esterna costruiscono una rappresentazione dell'Africa come luogo insignificante, prima dell'arrivo dei bianchi. Come si trova in Alice nel Paese delle Meraviglie "... dipende da chi comanda"...
Daniele
 
Mi viene in mente una statua del muscoloso e aitante Cristoforo Colombo, che c'è a New York. Si, dopo tanto tempo, Colombo è ancora in forma smagliante e pronto per il genocidio.
 
ciao... sono passata anche io vicino a Ndjamilima diverse volte....
volevo avvertirti che ti "rubo" la fase sulla consapevolezza che mi piace tanto e che è nella tua presentazione per inserirla nel mio blog
http://ziafriz.spaces.live.com/
ciao
 
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